19 Marzo 2024
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Architettura e Opere

L'architettura e le opere d'arte del Santuario

È oggi abbastanza difficile risalire all'architettura originaria, passando dall'assetto attuale della chiesa e ricostruendo i vari interventi realizzati nel corso degli anni.
Senza dubbio profonde modifiche avvennero con l'insediamento degli Umiliati a metà del secolo XIV e con Pietro Usimbardi, che rafforzò il terrapieno su cui l'edificio sorge.

La facciata, restaurata nel 1990, reca al centro una grande statua in terracotta di San Giovanni Battista, opera degli inizi del Novecento di Francesco Collina, che completa la facciata rifatta nel 1873, come testimonia una lapide posta sopra il portale centrale.

Questa ristrutturazione ottocentesca modificò profondamente anche l'interno dell'edificio. Delle vestigia romaniche si conservano solo un San Michele che schiaccia il diavolo, piccolo bassorilievo in marmo, murato nel primo pilastro di destra, e un capitello sul presbiterio, usato come portacroce.
Dell'antico edificio forse quello attuale conserva la struttura a tre navate, mentre i pilastri hanno sostituito le colonne.

Nell'interno, a tre navate, è notevole il grandioso tabernacolo gotico in stucco, posto in testa alla navata sinistra, fatto costruire nel 1381 per custodire la venerata immagine della Madonna dagli Umiliati del convento ad opera del fiorentino Neri di Fioravante.
Sul lato destro del tabernacolo i pii frati hanno lasciato scritti i loro nomi, mentre erano raffigurati in preghiera ai piedi della venerata immagine; oggi dei sette frati, ne restano solo due. Questa decorazione ad affresco, rappresentante, oltre ai frati, cori angelici musicanti intorno alla Vergine e, nella volta del tabernacolo, adoranti intorno a Cristo pantocratore, risale al Quattrocento ed è opera del fiorentino Stefano d'Antonio di Vanni (1405-1483), forse originario della stessa Cigoli o dove comunque acquistò alcune proprietà, chiamato a Cigoli dagli Umiliati probabilmente dopo il miracolo del 21 luglio 1451. Sempre dello stesso autore negli ultimi anni sono venuti alla luce, nella cappella della Madonna, i quattro Evangelisti, dipinti nelle vele della volta, e i quattro dottori della Chiesa d'Occidente, dipinti nel sottarco.

In testa alla navata destra si trova la cappella di San Giovanni Battista. La statua del titolare è incorniciata da una tela raffigurante i Santi Ambrogio da Milano e Francesco d'Assisi, opera di Ferdinando Folchi, che la eseguì dopo aver dipinto la grande figura di San Giovanni, sulla parete absidale, e dell'Assunzione di Maria fra cori angelici, nella falsa cupoletta sopra l'altare maggiore; queste opere vennero commissionate al Folchi dal pievano Giovanni Peraimond.

Sulla parete della navata destra è collocata una grande tavola raffigurante l'Annunciazione fra i santi Sebastiano e Rocco.

Nella navata destra, è stato collocato, nella cappella che un tempo fungeva da battistero della pieve, il Crocifisso di Nino Pisano. La scultura è incastonata in un severo tempietto rinascimentale in legno scuro.

Le volte delle navate laterali vennero dipinte negli anni Trenta del Novecento dal sanminiatese Amerigo Ciampini, mentre sulla parete sinistra della cappella della Madonna, tra il 1935 e il 1937, il sanminiatese Dilvo Lotti dipinse la storia del miracolo del 21 luglio.

Dal 6 Dicembre 2011, la prima arcata della stessa navata ospita la Pala della restituzione, un olio su tavola, realizzata tra il 2009 e il 2011 dal pittore samminiatese Luca Macchi, allievo del Lotti.

In occasione della canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, il 27 Ottobre 2014, sono stati posti ai lati della porta principale della chiesa le due grandi tele donate e dipinte dalla pittrice e ritrattista livornese Monica Silvia Pizza, raffiguranti i due Papi Santi.
Sempre nello stesso giorno, dopo quaranta anni di assenza, sono state riposizionate, nelle due nicchie a lato dell'altare maggiore, le statue ottocentesche di anonimo scultore dei santi Luigi Gonzaga ed Agnese, co-patroni della parrocchia di Cigoli.



Realizzato a cura dell'Ufficio diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici

FONTI

Mariagiulia Burrosi (a cura), Sacre Passioni - Scultura lignea a Pisa dal XII al XV secolo - Milano, 2000.
Roberto Paolo Ciardi (a cura), Visibile pregare - Arte sacra nella diocesi di San Miniato (I) - Pisa, 2000.
Scultura lignea pisana - Percorsi nel territorio tra Medioevo e Rinascimento - Milano, 2001.

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